San Vigilio di Marebbe

Island Country

 San Vigilio di Marebbe

Incastonati come gioielli nel cuore delle Dolomiti, patrimonio mondiale naturale dell’Umanità Unesco, porte d’ingresso dei Parchi naturali altoatesini Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle e parti integranti della rinomata area vacanze del Plan de Corones

Il paese è raccolto in gran parte intorno ad una chiesetta barocca ed è carinissimo. A poca distanza si innalza il Plan de Corones con i suoi 2277 metri d’altezza, alle cui pendici si sviluppa un importante impianto sciistico, mentre se preferite allo sci tradizionale o allo snowboard lo sci di fondo o un bel trekking ci sono tantissime piste e sentieri che partono da San Vigilio e si dirigono verso la Val di Fanes, il lago di Braies (ritenuto il più bello specchio d’acqua di tutte le Dolomiti) o la vicina Val dai Tamersc in fondo alla quale si trova il rifugio del Pederù (a 1545 m.) incastonato tra magnifiche montagne e boschi di abeti rossi e pini, punto di partenza per ascese più impegnative.

Buono a sapersi

Posizione

Sorge a 1285 metri s.l.m. in un'ampia conca della val di Marebbe, dominata sulla destra dal Plan de Corones (2275 m s.l.m.), dal Pizzo delle Pietre (in ladino Piz da Peres, 2507 m s.l.m.) e dal Paraccia (2438 m s.l.m.).

Montagne

Dolomiti che sono tra le zone più rinomate a livello naturalistico-ambientale e turistico delle Alpi

Attività

Escursionismo, Sci, Corsa in montagna

Cibo e vino

Canederli, Schlutzkrapfen, finferli, Speck, Pane nero, Müller Thurgau, Nosiola, Traminer, Sauvignon, Pinot grigio e bianco, Chardonnay

Storia e cultura

San Vigilio di Marebbe è un comune situato nella Val Badia, in Alto Adige. Fu abitato già in epoca preistorica e successivamente dai Celti e dai Romani. Nel 1400 fu dominio dei Conti del Tirolo e nel 1919 passò dall'Austria all'Italia. Il paese sorge a 1285 metri s.l.m. e si trova in una conca della Val di Marebbe, dominata dal Plan de Corones, dal Pizzo delle Pietre e dal Paraccia.

 San Vigilio di Marebbe

Probabilmente il territorio è abitato già nella preistoria. Qui sono arrivati i Celti e poi i Romani, attorno al 15 avanti Cristo: sono loro che definiscono la zona “Ladinia”. Di tempi medioevali si sa poco, attorno al 1200 fa parte del vescovato di Bressanone, mentre all’inizio del 1400 c’è il dominio dei Conti del Tirolo che stabiliscono proprio a San Vigilio la loro sede giudiziaria. Durante le guerre per la liberazione del Tirolo, attorno al 1797, si fa luce la ‘ragazza di Spinga’ (da nome del paese in Val d’Isarco dove era andata per imparare il tedesco), Katharina Lanz che, racconta la leggenda, vicino al cimitero, avrebbe tenuto testa a un drappello di napoleonici servendosi solo di un forcone da fieno. Nel 1919 la regione, prima austriaca, diventa italiana.

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